Sotto la stella del mattino
piccola eco in una teiera d’ottone
il canto di un cuculo.
(Akutagawa Ryūnosuke)
Un pomeriggio “wabi – sabi”, mentre fuori la vita scorre incessante come la pioggia, in un luogo piccolo, ma prezioso e accogliente, in cui il “culto della bellezza” è in costante divenire.
“Il tè in Giappone tra ritualità e poesia”, per la prima volta a Bari, è stato per due ore un perfetto locus amoenus, un nido delicato e poetico.
Tra le mura di “Dimore oggettieprogetti”, Marilù Ardillo ci ha condotti, in punta di piedi, alla scoperta della bevanda più antica dell’umanità e della meravigliosa cultura giapponese. Un’esperienza sensoriale pregna di fascino e autenticità, di cultura e arte, di magia e ritualità.
L’amore e la devozione racchiusi in una tazza calda che diventa compimento di una poesia senza tempo che può raggiungere e conquistare solo chi si mette in ascolto.
Marilù Ardillo si è posta in ascolto di questo mondo circa dieci anni fa e il tè è diventato la sua passione, passione che diffonde con estrema attenzione e dedizione attraverso il suo "Insieme a tè" e attraverso questo tipo di eventi che sono una cura per il cuore.
Selezionatrice e importatrice di tè, Marilù ha meravigliato i nostri palati con una selezione di tè puri e pregiati, come il Gyokuro Temomi, tè raccolto, lavorato e pressato completamente a mano dal maestro Toshikazu Yamashita, uno dei dodici “tea master” presenti in tutto il Giappone e riconosciuti dal governo “tesori culturali intangibili”.
La degustazione di tre capolavori, accompagnati da delizie culinarie, per i quali pensi che tutto il tè bevuto prima non era degno di portare tale nome.
Mentre tra le mani tazzine profumate e fumanti ci conducevano nelle stanze del tè di Kyoto, Marilù ci ha accompagnati in un percorso interamente dedicato al tè, dalla sua comparsa ai suoi luoghi e alle varie tipologie, dalla coltivazione alla lavorazione, fino a giungere nel “posto della bellezza”, la stanza del tè, che i giapponesi chiamano “chashitsu” la casa del vuoto: un posto essenziale, pulito “da tutte le polveri del mondo”, sgombro di ogni cosa superflua, dove per entrarci occorre chinarsi in atteggiamento di umiltà e dove ogni giorno si perpetua la magia della cerimonia del tè (cha no yu).
L’attesa, il calore, la purezza, il raccoglimento, la serenità e l’armonia vengono custoditi in una tazza.
Un pomeriggio da dedicare a se stessi e alla bellezza di una cultura lontana e colma di suggestioni. Per chi ha ancora voglia di fermarsi, di rallentare… di sognare.