venerdì 31 maggio 2013

Incontri - Lunedì 3 giugno - Cinzia Torro e Gigi Buonsante:"LIBERI DI IMMAGINARE" - Bari

Lunedì 3 giugno 2013 alle ore 17.30 nella Sala Conferenze del Politecnico di Bari in Via Amendola 126/B avrà luogo l’incontro con Cinzia Torro e Gigi Buonsante, titolari dello Studio Microprint di Bari che si occupa di arti visive dal 1991.

I due apprezzati professionisti, da sempre attenti alle evoluzioni tecniche e creative, hanno maturato competenze nel campo della selezione colore, della prestampa/stampa, del fotoritocco, della modellazione 3D, del rendering e del CAD, della grafica bidimensionale, tanto da condurre la propria attività con metodi e mezzi innovativi.

Grandi appassionati di fotografia si affidano alle razionali regole compositive.

Hanno un approccio al progetto molto rigoroso, pensando che sia più utile lavorare per sottrazione che per addizione. Vanno dritto al cuore del messaggio da veicolare, ritenendo che un elemento in più non solo è superfluo, ma anche inquinante!

Sono attratti dal più spinto software di modellazione 3D al più tradizionale e romantico Moleskine e quindi spaziano tra l’iperrealismo sintetico e il bidimensionalismo estremo, dalla penna digitale per iPad alla più affidabile, intramontabile penna a sfera!

Nonostante i diversi anni di attività hanno la capacità di emozionarsi ad ogni nuovo incarico, passando dal rigore scientifico del modello matematico, supportato dalla tecnologia avanzata, al completamente “fatto a mano”, fino alla creazione di layout in cui il visual è completamente “sintetico”.

Siamo nel campo del “visivo” percorso dai James Casabere, dai Paolo Ventura, dai Diego Zuelli o dai Joan Fontcuberta.

Immagini in cui realtà e finzione non hanno più limiti e confini ed è impossibile distinguere il vero dal virtuale.

La coppia Buonsante Torro nel corso dell’incontro esaminerà le tecniche 3D nel mondo della comunicazione visiva in ambito pubblicitario, artistico e tecnico.

Una panoramica sulla versatilità del metodo: dalla realizzazione di campagne pubblicitarie surreali e non all'elaborazione virtuale di scenografie, dalla visualizzazione realistica di progetti di architettura alla prototipazione di oggetti di design non ancora prodotti.

Come loro stessi amano dire: Un metodo il cui vero limite è la propria immaginazione.


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