domenica 25 agosto 2013

Video Art - Domenica 1 settembre - "A man with a plan": incontro con Luca Maria Piccolo - Barletta (Bt)



Domenica 1 settembre alle ore 20,00 presso il Palazzo della Marra, l’Associazione culturale “liberincipit”, Presidio del Libro di Barletta, con il patrocinio del Comune di Barletta, Assessorato alle Politiche di identità culturale, nell’ambito del programma “Fuori Tutto” per l’Estate barlettana 2013, presentano “A man with a Plan”, Incontro con Luca Maria Piccolo “film maker”, proiezione dei suoi video “fashion”: Splendens, Amore Sacro Amor Profano, Kinderhaus, C’N’C’.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti



Luca Maria Piccolo è nato a Barletta, dove è rimasto fino all’età di 19 anni. Oggi ne ha 24 e vive e lavora, come film maker e direttore artistico, fra Londra e Milano. Dopo essersi laureato in Product Design al Politecnico di Milano si è stabilito nel 2011 a Londra, dove ha conseguito il Master of Arts in Fashion Photography alla University of Arts London e ha cominciato a realizzare video artistici di presentazione di moda, attirando su di sé l’attenzione della scena londinese e in particolare di Tokyo James del Rough Magazine. Dopo aver realizzato una serie di progetti per Rough UK, Luca è stato chiamato a lavorare per Rough Global ed è stato nominato Direttore di Arti Visuali per Rough Italia Magazine.
“Attraverso le note magnetiche di “Die Brandstister” Luca Maria Piccolo catalta lo spettatore in una realtà parallela, una trasposizione gotica del soffitto della Cappella Sistina. Se l’intezione del capolavoro di Michelangelo era quella di celebrare la riconciliazione fra il genere umano e Dio in un’atmosfera di pace in cui l’uomo è in armonia con il creato, in “Splendens” tutto è completamente distorto e trasformato nel suo opposto. Il genere umano descritto da Luca è proiettato in un inferno di tormento, peccato e tenebra, abbandonato, solo con sé stesso e perseguitato dai suoi dèmoni. L’azione si sviluppa, sottolineata dall’incalzante colonna sonora, fino all’inquietante culmine. I movimenti ripetuti e sintetici dei personaggi in scena, le amplificano la sensazione di un tormento da cui è impossibile riemergere, restando prigionieri del cappio dell’eterna dannazione.” (cit. da Fashion Copious)

 


Nessun commento:

Posta un commento