sabato 17 maggio 2014

Solidarietà - Terre Solidali: quando integrare e reintegrare diventa possibile

Si è tenuta mercoledì 14 maggio 2014, presso le Vecchie Segherie di Bisceglie, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Terre Solidali”.

All’evento hanno partecipato il Provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria di Bari, dott. Giuseppe Martone, il Responsabile Area Nazionale della Caritas Italiana, dott. Francesco Marsico, l’Arcivescovo della Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, Mons. Giovan Battista Pichierri, il Direttore della Caritas Diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie, don Raffaele Sarno, e l’educatrice dell’Impresa Sociale Terre Solidali, dott.ssa Angela Martiradonna. Inoltre sono intervenute la dott.ssa Musicco, la dott.ssa Linsalata e la dott.ssa Malcangi del P.R.A.P. di Bari.



Il progetto Terre Solidali, attivato nel 2013, è iniziato con un corso di formazione in funghicoltura e proseguito con l’attivazione di ingaggi nell’ambito della coltivazione e vendita di prodotti agricoli. Contemporaneamente, è proseguita l’attività dello sportello per l’assistenza e l’orientamento legale dei detenuti stranieri reclusi presso la Casa Circondariale di Trani.

“L'origine del progetto deriva dal lavoro all'interno del carcere di Trani, attraverso lo sportello per detenuti stranieri, attraverso il centro d'ascolto. Tra i tanti settori che potevamo scegliere, l'agricoltura ci è sembrato quello che offrisse più opportunità, nella consapevolezza che anche l'agricoltura nel nostro territorio non sta vivendo un periodo florido. La risposta dei detenuti è stata più che positiva. Sono convinto che la maggioranza dei detenuti, se avessero delle opportunità lavorative per sostenere le proprie famiglie, senz'altro ne approfitterebbero e si lancerebbero in questa scelta”, ha dichiarato don Raffaele Sarno.

La dott.ssa Angela Martiradonna ha sottolineato come ”Terre Solidali non sia soltanto un modo per permettere un inserimento sociale e lavorativo, ma anche una messa alla prova per testare la capacità della persona di confrontarsi nuovamente con il mondo del lavoro, per la prima volta in alcuni casi, per l'ennesima volta in altri, per potersi reinserire nelle maglie della legalità, per non scendere a compromessi che possano ostacolare, invalidare il reinserimento e anche per smontare quella rete di diffidenza che spesso all'interno della società si costruisce di fronte alla persona che ha vissuto la detenzione”.

Il dott. Martone è intervenuto affermando: “immagino un affrancamento dall'assistenzialismo dello stato e una cooperativa che possa camminare con le proprie gambe, avendo come scopo un lucro che serva a dare un lavoro a tempo pieno e a tempo indeterminato a queste persone”.

Parole di elogio, infine, sono arrivate dal dott. Marsico, che ha detto che “la sfida è immaginare percorsi stabili di fuoriuscita dalla criminalità. Un progetto di questo tipo al sud è un'eccellenza”.
 
Guarda il video di presentazione del progetto: https://www.youtube.com/watch?v=qN--NW4nS7w&feature=youtu.be

Breve storia di Terre Solidali:

L’Impresa Sociale Terre Solidali nasce nell’agosto 2011 da una collaborazione tra l’APS Etnie, l’APS Il Traghetto e la Cooperativa Sociale Prometeo per immaginare nuove strategie di occupazione e di economia sociale. Le azioni intraprese sono volte principalmente al reinserimento lavorativo dei detenuti e all’assistenza e integrazione dei migranti.

Il progetto omonimo è stato avviato a settembre 2013 con un finanziamento di Cassa delle Ammende - Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Bari, del fondo 8xmille della CEI e dell’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari.

Nella prima fase i beneficiari, persone sottoposte a misure alternative alla detenzione, hanno frequentato un corso di formazione di 200 ore, denominato Aster, articolato in quattro moduli teorici (orientamento, orticoltura, coltivazione e produzione di funghi, sicurezza sul lavoro) e in un'attività sul campo, che si è svolta nell’agro di Bisceglie e nell'agro di Toritto.

Successivamente sono state attivate le assunzioni dei destinatari, selezionati da dai nostri operatori sotto la supervisione dell'UEPE e dell'équipe dell’Area pedagogica del carcere di Trani e di Bari. L'attività lavorativa consiste nella coltivazione di funghi e ortaggi presso i terreni gestiti dall'Impresa Sociale Terre Solidali srl, e avviene sotto la supervisione di un agronomo e di operatori esperti con l'obiettivo di trasferire ai beneficiari know-how e competenze spendibili sul mercato del lavoro.

Il progetto, parallelamente al percorso di reinserimento socio-lavorativo, prevede anche il rafforzamento delle attività dello sportello per l’assistenza e l’orientamento legale dei detenuti stranieri reclusi presso la Casa Circondariale di Trani.

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