sabato 13 aprile 2013

Letteratura - Domenica 14 aprile - Anita Piscazzi "Maremàje" @ Club 1799 - Acquaviva delle Fonti

Poesia e musica al Club 1799 di Acquaviva delle Fonti. Domenica 14 aprile sarà presentato alle ore 19.30Maremàje” (edizioni Campanotto, Pasiàn di Prato, Udine), l’ultima raccolta in versi di Anita Piscazzi (con prefazione di Cristanziano Serricchio). Letture dei testi a cura dell’autrice. Improvvisazioni musicali al pianoforte di Mirko Signorile

 





 I Sud di Bodini, di Durante, di Pasolini sono gli stessi Sud che compongono l’affresco poetico di Maremàje, l’ultima raccolta poetica di Anita Piscazzi pubblicata di recente dalla casa editrice Campanotto (pp. 76, euro 10). Sud rigorosamente al plurale perché, malgrado il titolo dell’opera richiami la lamentazione cantilenante delle donne salentine e abruzzesi, i versi richiamano con frequenza altre lingue, altri luoghi, altri miti presenti sulle sponde del Mediterraneo.
Quella di Piscazzi è quindi una poesia che si innesta appieno in un’ampia tradizione e che ad essa aggiunge una poliedricità di suoni che richiama peraltro la qualifica professionale dell’autrice: diplomata in Pianoforte al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, oltre a essere dottoranda di ricerca in Progettazione e Valutazione dei processi formativi ha dedicato buona parte dei suoi studi alla didattica musicale.
La luce del Sud apre, prima ancora delle liriche di Piscazzi, la Prefazione curata dal compianto Cristanziano Serricchio, l’illustre poeta pugliese scomparso lo scorso 1° settembre, che nella raccolta ritrovava echi oltre che del già citato Bodini, «anche di Vittore Fiore, di Lino Angiuli e di altri poeti in lingua e in dialetto che in questa terra di arrivi e partenze, di miti e di leggende, hanno trovato le radici della loro parola illuminante». Miti, appunto: come quelli disseminati e richiamati nelle liriche, in particolare della prima sezione, «tellurica» (le terre dei Sud che si scuotono sotto i passi di carovane di donne e uomini in fuga in tutte le età della Storia, di chi non sa «stare col piè fermo / pellegrino contro la fretta di tutti i giorni», così come sotto i «colpi» battuti da «diavoli in processione / al venerdì santo»). Tra i molti citati, il mito di Aracne, in particolare, che apre, non a caso, la seconda «tela», «madri cunti»: «Né i capelli né il naso ti restò, / figlia di Idmone / ma solo le gambe fine fine / corona dell’immane ventre / gravido di fili».

 
 
Ingresso libero con buffet finale.

Info:
Club 1799
P.zza Martiri 42
Acquaviva delle Fonti (BA)
Tel. 080.75.88.63
        392.23.24.523
www.club1799.it
info@club1799.it



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